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Crocrò, un coniglio bizzarro!

Ciao a tutti, sono Ilaria Pasquali, ma molti di voi mi conoscono come maestratralefiabe!(https://www.instagram.com/maestratralefiabe/)

Terzo appuntamento di una Montagnola didattica,
continuiamo a parlare di diversità, con un meraviglioso albo illustrato.

CROCRO' scritto da S. Servant Illustrato da S. Rea edito da La Margherita Edizioni

L’albo illustrato di oggi ci racconta la storia di CROCRO’ un piccolo ranocchio nato da una famiglia di conigli!
I genitori si accorgono subito che il piccolo non ha le orecchie lunghe, il musetto o la coda tipica da coniglio, ma a loro non interessa perché lo amano tanto, anche se ripete sempre CROCRO’ !!!

I problemi iniziano quando CROCRO’ va a scuola, i suoi compagni notano la sua diversità e iniziano a prenderlo in giro, a ridere di lui.
All’inizio a CROCRO’ piace l’idea di far divertire i suoi compagni, ma presto quelle risate non lo divertono più.

"CROCRO' NON VOLEVA ESSERE PIU CROCRO'. VOLEVA ESSERE COME GLI ALTRI"

Infatti Crocrò prova a mettere delle orecchie da coniglio, ma i suoi compagni risero ancora più forte!

I genitori iniziano a percepire la tristezza di crocrò e decidono di portarlo dal potente mago del piccolo bosco per risolvere “il problema”: nemmeno la magia era di aiuto per risolvere il problema.

Chi aiutò crocrò a superare questo momento?
ci pensò la luna…una sera, sulla riva del lago, crocrò alzò lo sguardo alla luna una lacrima gli bagnò la guancia…

"La luna lassù è sola come me; eppure, ciò non le impedisce di danzare e di sorridere. Ed è per questo che le stelle attorno a lei brillano. La luna danza per rendere il cielo più bello."

Crocrò guarda la luna ed inizia a danzare con lei.
Finalmente Crocrò è riuscito a guardarsi e ad accettarsi per ciò che è: un ranocchio nato da una famiglia di conigli che può essere felice seppur nella sua diversità.
Da quel momento anche gli altri iniziano a vedere Crocrò con occhi diversi, e da lì in avanti non sarà più solo.

Un albo importante per affrontare con i bambini il tema dell’accettazione di se stessi così come siamo, ma anche per soffermarsi sull’importanza di ridere con gli atri e di non ridere di qualcuno.

L’albo di oggi può essere un ottimo strumento per ricordare agli adulti che per permettere ai bambini di accettare se stessi, loro per primi devono  accettare i bambini esattamente così come sono con i loro tempi, le loro giornate storte e le loro emozioni.

Buona Lettura Maestratralefiabe Ilaria Pasquali

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