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Alla scoperta delle Storie in Musica: intervista a Olga Surinova

Uno dei laboratori in programmazione presso i nostri spazi è un appuntamento per i più piccoli (0-36 mesi): le storie in musica.

Suono, voce, ritmo e gioco: ecco a voi le parole chiave delle Storie in musica di Olga Surinova.

Per conoscerla meglio e esplorare i temi, gli strumenti e gli obiettivi della pedagogia musicale che porta avanti con i piccolissimi, vi invitiamo a leggere questa interessante intervista di seguito.

INTERVISTA A OLGA SURINOVA

Olga Surinova nasce a Grodno, Bielorussia, l’11 Luglio 1972.

Tra riferimenti teorici, passioni personali e un grande accento sull’importanza dell’educazione musicale sin dalla tenera età Olga si racconta e ci illustra gli appuntamenti di Storie in musica

Dove ti sei formata? Qual è stata l'esperienza formativa che ti ha più segnata?

Ho iniziato a frequentare una scuola di musica  e a suonare il pianoforte a 8 anni; in seguito mi sono diplomata in Educazione musicale e laureata in Scienze di formazione primaria  e Pedagogia e psicologia prescolare. Ho proseguito poi con i corsi di formazione “Musica in culla” e Orff-Schulwerk presso SPM Donna Olimpia (Roma).  Quest’ultimi sono stati senz’altro di grande impatto per il mio lavoro, oltre che una possibilità preziosa di condividere la passione di “educare alla musica” con tanti colleghi e colleghe che lavorano nel campo dell’educazione musicale.

Qual è il tuo rapporto con la musica?

Per me la musica è la parte imprescindibile della mia vita. È la base del mio lavoro, ne è la fonte e l’ispirazione. Ma non manca neanche nel tempo libero, in tanti  momenti della mia giornata. Sono cresciuta e mi sono formata con la musica classica; ora ascolto principalmente il jazz, ma nelle mie playlist c’è un po di tutto

Quali sono gli obiettivi di un laboratorio con bambini così piccoli?

Per  i bambini molto piccoli il linguaggio musicale è prima di tutto un mezzo  di comunicazione, un modo di esprimere il proprio stato d’animo. È un linguaggio universale che i bambini possiedono fin dalla nascita, fatto di voce, di suoni e di ritmi del corpo.

L’obiettivo del laboratorio di musica è quello di creare un contesto, accogliente e stimolante  sia per i grandi, che per i piccoli, dove con l’aiuto del linguaggio musicale aiutare il bambino a sviluppare le sue abilità motorie, linguistiche e sociali, imparare ad esprimere e gestire le proprie emozioni, vivere le dinamiche relazionali all’interno di un gruppo.

Che ruolo hanno i genitori che condividono l'esperienza assieme a te e ai bambini?

Hanno il ruolo fondamentale! Per ogni bambino il suo adulto di riferimento è “lo specchio” della realtà circostante. Attraverso l’adulto il bambino conosce il mondo, impara osservando e imitando. Durante il laboratorio insieme ai genitori costruiamo  un ricco contesto sonoro, accogliamo le proposte dei bambini, mettiamo in gioco i stimoli musicali ritmici e melodici, creiamo un’atmosfera gioiosa e divertente.

Che ruolo hanno gli strumenti e i materiali che utilizzi? Puoi raccontarcene qualcuno?

Durante un incontro di musica usiamo materiali molto diversi; sicuramente la scelta prima di tutto viene dettata dagli obiettivi, sia pedagogici, che musicali. Sono gli oggetti che favoriscono l’interazione tra il bambino e l’adulto, stimolano un’azione o un movimento, ma anche la curiosità e l’immaginazione del bambino. Per esempio, usiamo dei foulard per il gioco del cucù oppure dei pompon colorati per giocare con le parti del  corpo; trasformiamo i cerchi colorati in magici volanti  o cappelli buffi…

Tra i primi strumenti musicali che propongo ai bambini  ci sono quelli a percussione come tamburi, ovetti shaker o legnetti; il flauto e l’ukulele sono invece gli strumenti che suono io, ci aiutano ad entrare nella routine dell’incontro accompagnando le nostre canzoni di saluti!

Perché è importante lavorare sulla musica, sul ritmo con bambini già in tenera età?

Edwin Gordon, un musicista, pedagogo, ideatore della Music Learning Theory, ha parlato dell’enorme potenziale musicale che possiede alla nascita ogni bambino. Infatti la musica non dovrebbe essere un privilegio per pochi ma un diritto per tutti. Il ruolo degli adulti sarebbe quello di sostenere questo potenziale, di creare un contesto ricco di stimoli musicali che permette ai bambini di conservare e di sviluppare questa capacità di usare il linguaggio musicale come canale comunicativo efficace diventando da adulto non necessariamente un musicista ma un fruitore di musica consapevole.

Raccontaci brevemente una lezione tipo

Ogni lezione di musica  ha delle attività di routine che sono le canzoni di saluti, all’inizio e alla fine. Sono importanti per dare una cornice all’incontro, creare dei punti di riferimento; imparandole a memoria, cantandole in altri momenti della giornata si crea per il bambino un ponte tra fuori e dentro casa, un legame emotivo con la musica che “ conosco e so riprodurre quando ne ho voglia”.

Altre proposte musicali durante la lezione variano tra giochi ritmici, melodie e attività di movimento, sempre in linea con gli obiettivi e, come nel caso delle Storie musicali, con il libro che fa da sfondo immaginario, creando spunti per programmare varie proposte didattiche e musicali.

Ti aspettiamo allora per toccare con mano questo spazio di musica, ritmo e gioco!

i prossimi appuntamenti

Gli incontri di Storie in Musica avvengono di mercoledì, a settimane alternate, in due gruppi:

  • ore 17:15 bambine e bambini da 0 a 14 mesi
  • ore 18 bambine e bambini da 14 a 36 mesi

I prossimi appuntamenti saranno:

  • 31 Gennaio
  • 14-28 Febbraio
  • 13-27 Marzo
  • 10-24 Aprile
  • 8-22 Maggio

Costo:
incontro singolo 15€ 
pacchetto 4 lezioni 50€

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