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Propedeutica musicale? Scopriamo come con Elisa Genova!

La nostra insegnante di propedeutica musicale, Elisa Genova, si racconta in questa intervista a tutto tondo:  il suo rapporto con la musica, il suo approccio pedagogico e musicale verso l’infanzia, il vero significato delle parole “propedeutica musicale”.

Un viaggio tra ricordi, passioni, obiettivi per il futuro: raccontandoci di sé ci apre le porte ai contenuti, agli strumenti, ai setting delle sue lezioni conti bambini.

Vi lasciamo alla lettura dell’intervista!

INTERVISTA A ELISA GENOVA

Elisa Genova nasce il 6 Luglio 1994 a Roma.

Attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue preziose delucidazioni in merito alla propedeutica musicale, andiamo a scoprire meglio il suo bellissimo corso.

Qual è il tuo rapporto con la musica? Quale musica ti piace e perché?

Il mio rapporto con la musica è vitale, ma anche agrodolce.


Ho tanti bei ricordi che mi legano ai tempi in cui suonavo quotidianamente, tra orchestre, musica da camera e lo studio stesso in Conservatorio.
Mi manca quella fetta della mia vita e qui c’è “dell’agro”, ma ho inseguito il mio sogno: quello di trasmettere questa mia grande passione incontenibile ai più piccoli, ed ecco la parte più dolce.

Riguardo il genere invece, di base spazio un po’, ascoltando classica, rock, funky, blues e jazz!
Quest’ultimo mi piace un sacco, soprattutto lo Sweet Jazz e la Boss Nova, perché sanno rilassarmi e al contempo mi rilasciano delle vibes positive.

Quale metodo segui per le tue lezioni?

Ho sempre cercato di raccogliere e imparare dai bambini stessi, che incredibilmente mi hanno fatto scuola!
Questo mi ha dato modo di trovare un metodo tutto mio, ma molto affine a ciò che da poco ho iniziato a studiare : il metodo Orff.
Ne sono letteralmente innamorata!

Cosa vuol dire propedeutica musicale?

Spesso quando si parla di propedeutica musicale si dà per scontato che ci sia un percorso preparatorio a uno specifico strumento musicale. Non è così!

Nei corsi di propedeutica musicale l’obiettivo principale è quello di imparare a “stare nella musica”, vivendola, esplorandola, scoprendola.
I bambini sono invitati a sperimentare la musica attraverso il movimento, la danza, la voce, la drammatizzazione e lo strumentario a percussione.

Non è un corso individuale, ma un corso in cui ci sta insieme.

E’ disciplina, condivisione, rispetto del proprio turno e di quello dell’altro, rispetto delle regole, gioco, fantasia.

Attraverso attività ludiche, i bambini imparano delle nozioni base e fondamentali che costituiscono la musica stessa. Non è affatto banale ad esempio capire la differenza tra lento e piano e veloce e forte. Spesso proprio questi contrasti musicali, vengono confusi dagli adulti stessi anche parlando nel quotidiano!

E’ forse dunque più corretto parlare di “educazione alla musica”, se vogliamo includere tutti i concetti esplicati sopra.

Quanto è importante il setting della lezione? Come lo predisponi?

Il setting è fondamentale.
Il bambino ha bisogno di sentirsi accolto, come se fosse nella sua cameretta.

E’ dunque uno spazio che contiene la costruzione della relazione tra bambino ed educatore.

Nel mio setting ad esempio non possono mancare le mie mascotte: Mr. Silenzio, Lele l’ukulele e tanti altri piccoli personaggi che arricchiscono le lezioni e che i bambini amano.

 

Che ruolo hanno i materiali? Quali materiali utilizzi?

I materiali sono ovviamente fondamentali e costituiscono l’apprendimento.

Oltre allo strumentario Orff (piccoli strumenti a percussione come triangoli, xilofoni, tamburi o bonghi, ma anche maracas e sonagli, tubi sonori, campanelle sonore ecc…), si fa utilizzo di foulard, nastri, cartoncini che ricreano figure, cerchi e tanto altro!

Fanno parte del setting e del connubio tra musica e movimento.

Non può ovviamente mancare una cassa bluetooth con la quale riprodurre brani sui quali ci si muove e si suona.

Quali sono gli obiettivi di tipo pedagogico e quali di stampo musicale del laboratorio?

Secondo Suzuki i bambini di tre anni apprendono senza fatica.

Anche Maria Montessori ci parla di mente assorbente, attraverso la quale il bambino, inconsapevolmente, costruisce la sua memoria, capendo e ragionando.

Alla base del lavoro propedeutico musicale ci sono l’imitazione e la ripetizione: attraverso queste, il bambino raggiungerà un obiettivo servendosi del ragionamento e della memoria. Ecco perché è importante stimolare i bambini quanto più possibile già da piccolissimi!

All’interno delle attività musicali dunque si sviluppano le abilità sociali, comunicative e linguistiche, si migliora la memoria e si stimola la risoluzione di problemi (problem solving), si potenziano le capacità motorie/di coordinazione, l’autodisciplina e l’autostima e si favorisce la creatività e la libertà di espressione.

Siamo in una libreria, una domanda che non possiamo non fare è quella relativa all'utilizzo di albi illustrati. Li utilizzi? In che modo?

Mi è capitato di utilizzare albi e silent book. Mi sono lasciata ispirare dalle immagini e dalle meravigliose storie che raccontano, per poi crearci un’attività musicale.

Ad esempio Tullet ci dà molti spunti colorati e simpatici, che possono essere applicati all’apprendimento del ritmo e della scrittura musicale non convenzionale.

Recentemente ho utilizzato il silent book “L’onda”, dando una voce ai personaggi, attraverso lo strumentario Orff.

Può essere indubbiamente un altro modo interessante e coinvolgente per raccontare un libro, legandoci l’aspetto musicale. Il bello dell’insegnamento della musica ai più piccoli risiede proprio in questo: possiamo arrivare a loro attraverso oggetti, racconti, canti, strumenti, movimento.

Non c’è una regola precisa da seguire quando si è assorbiti dalla creatività: l’importante è tenere bene a mente i macro e i micro obiettivi di ciò che si sta facendo, assecondando al contempo il processo creativo.

E’ fondamentale tenere a mente che ogni bambino ha i suoi tempi e che questi devono essere rispettati e valorizzati sempre!

i prossimi appuntamenti

Il corso si svolge il mercoledì alle ore 17, a settimane alterne.

è possibile attivare un nuovo gruppo alle ore 18 con un minimo di 6 partecipanti.

I prossimi incontri si svolgeranno con il seguente calendario:

  • 7-21 febbraio
  • 6-20 marzo
  • 3-17 aprile
  • 15-29 maggio

Costo:
lezione singola 18€
pacchetto 4 lezioni 60€
pacchetto 8 lezioni 110€

prenotazione obbligatoria

vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti con la propedeutica musicale!

1 commento su “Propedeutica musicale? Scopriamo come con Elisa Genova!”

  1. Un’intervista interessante, dove si percepisce la passione e la competenza che questa deliziosa maestra mette nel suo lavoro. Fa venire voglia di tornare bambini per entrare nel mondo della musica

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